Antica Filanda

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Birra: curiosità e metodo di degustazione!

Post creato in collaborazione con KOTTABOS - Birrificio Artigianale di Sicilia

Birra artigianale, birra biologica, birra fatta in casa, ma soprattutto birra di qualità. Negli ultimi tempi la birra si sta facendo conoscere anche in Italia come bevanda ricca di storia e tradizione, declinata in molte versioni diverse e come tale degna di essere apprezzata dai palati gourmet.

Tra i nuovi prodotti che si affacciano sul mercato non mancano kit con tutto l’occorrente per preparare la birra fatta in casa e nemmeno app che promettono di trasformare i propri utenti in abili e raffinati degustatori di birra. E sono sempre più diffusi corsi capaci di formare figure come il sommelier di birra

Ma vediamo come si DEGUSTA una birra nella maniera più corretta possibile!

Aspettate qualche istante: prima di saziare l'arsura preparatevi alla bevuta con vista e olfatto. Non dovete scoprirvi giudici assaggiatori, ma almeno avere consapevolezza del mondo racchiuso nel bicchiere tra le vostre mani. 

Ecco, visto che è tra le vostre mani cominciate a sentirne la temperatura: se è troppo fredda (tendente al ghiacciato) non avrete modo di percepire alcun profumo né sapore.


L'ESAME VISIVO

Partiamo dalla schiuma, il cui colore può variare dal bianco all’ambrato fino al marrone. Ogni tipologia di birra ne presenta una differente (alcune non la presentano affatto) che potete far rientrare in queste categorie:
- SCARSA
- EVANESCENTE
- FINE E COMPATTA
- DENSA E CREMOSA

Il colore della birra varia in base alla tostatura dei cereali, che una volta maltati vengono utilizzati per la produzione. Semplificando un po', ricordatevi che più i cereali impiegati nella cotta (la principale fase della produzione) sono stati tostati, più il colore sarà scuro. L’insieme delle sfumature è decisamente ampio, per il momento facciamo riferimento alle:
- CHIARE
- AMBRATE SCARICHE
- AMBRATE CARICHE
- SCURE


L'ESAME OLFATTIVO

Passiamo all'aroma. Piccolo suggerimento: non tenete il naso "in ammollo" nel bicchiere per un’ora, tanto cessa di trasmettere al cervello i messaggi relativi all'odore dopo qualche secondo. 

Procediamo tenendo in mente che i principali ingredienti della birra sono acqua, malto d’orzo (o altri cereali) luppolo, talvolta spezie e quei simpatici esserini dei lieviti. È importante ricordarlo, perchè è proprio da qui che derivano gli svariati profumi che sentiamo e che combinandosi formano il cosiddetto bouquet.

Li divideremo in cinque categorie aromatiche, che in ordine di importanza sono:

1. MALTO: più o meno dolce o torrefatto
2. LUPPOLO: più o meno aromatico o pepato
3. FLOREALE: Un esempio è dato da erba fresca appena tagliata, menta, timo, salvia, lavanda, fiori d’arancio ma anche acacia, tabacco e fieno
4. FRUTTATO: dato dagli esteri, conta innumerevoli riferimenti, dall’acerbo al maturo, e proprio per questo è la parte più divertente e variegata. Pensiamo alle lager e alle pils che spesso presentano note di agrumi, mela verde, pompelmo o alle weizen dai netti profumi di banana. O ancora alle ale inglesi che richiamano la prugna, la mela cotogna e la carruba,
5. Tutto ciò che la nostra mente partorisce e riesce a scoprire (spezie effettivamente impiegate o presenti solo nella nostra fantasia e ricordi)


L'ESAME GUSTATIVO

In bocca le cose si fanno più facili. La soglia di percezione del gusto è maggiore di quella dell'olfatto, e quindi sarà più semplice individuare i quattro sapori fondamentali:

AMARO: dato dai luppoli, che in alcune tipologie di birre - comeIpa, India Pale Ale - è particolarmente marcato e deciso

- DOLCE: deriva dalla parte maltata o da ingredienti utilizzati quali frutta, miele e spezie
- ACIDO: tipico delle lambic, birre belghe a fermentazione spontanea
- SALATO: raro nella birra, è dovuto all'utilizzo di un'acqua caratterizzata da elevata presenza di cloruro di sodio

Ognuno di essi è rintracciabile in punti ben distinti della nostra lingua: percepiamo facilmente il dolce sulla punta, il salato sulla parte anteriore laterale, l'acido su una più ampia parte centro-laterale e  l'amaro sulla parte posteriore, vicino alla gola.


Ma prima di chiudere questo post UNA PICCOLA CURIOSITA' CHE TORNERA' SICURAMENTE UTILE A MOLTI:

ECCO COME ORDINARE UNA BIRRA QUANDO SI E' IN GIRO PER IL MONDO!!! 

 

Fonte: FineDiningLovers.it